
Chi sono
Mio padre era un banchiere e un industriale. Se n’è andato quando ero giovane. Negli anni ’80 frequentavo l’università, ma già lavoravo in un’azienda che produceva forniture tessili militari. Poi mi sono trovato a vendere rossetto indelebile, un brevetto creato da mia nonna paterna.
Ho vissuto il mondo immobiliare nel cuore di Milano, e sono stato un pioniere del biologico e biodinamico, aprendo uno dei primi biomarket in Italia. Con mia moglie Claudia abbiamo fondato uno dei primi Centri Olistici del Paese.
Negli anni 2000 ho condotto una lunga ricerca insieme al Dipartimento di Biotecnologie dell’Università di Siena. Da quel lavoro è nato un brevetto basato su un metodo innovativo per calcolare la densità nutrizionale degli alimenti. Ho sviluppato formule alternative ai prodotti dietetici, capaci di offrire lo stesso potere funzionale e un potere saziante quattro volte superiore alla media.
È stato un grande successo sul piano della ricerca e dello sviluppo innovativo, ma un insuccesso economico. Non sono riuscito a portarlo a termine.
Mentre mi dedicavo alle consulenze per aziende alimentari, ho attraversato una crisi personale profonda. Una crisi di senso, che mi ha obbligato a fermarmi e guardare dentro.
So cosa vuol dire trovarsi da solo, dopo aver ascoltato tutti, ma sapere che la decisione finale spetta sempre a te.
So cosa significa tornare a casa e vedere un figlio che non ti parla più, una moglie che non ti capisce più.
So cosa vuol dire guardare il soffitto di notte e chiederti:
“Ne vale davvero la pena?”
“Non sto pagando un prezzo troppo alto?”
So cosa vuol dire accorgersi che sono quindici giorni che rimandi le cose importanti per te stesso, perché prima vengono tutti gli altri.
Fin da giovane mi ero dedicato alla ricerca spirituale. Ma fu proprio in quel periodo che, finalmente, mi concessi il tempo per studiare, viaggiare, e incontrare quelli che oggi considero i miei mentori. Ho camminato tra i monasteri del Tibet, meditato a Rishikesh, trovato silenzio in Nepal, e imparato da maestri in California.
Oggi posso dire che aver conosciuto il fallimento di quel progetto è stata l’esperienza che mi ha insegnato di più. È proprio lì che ho capito che il vero successo non è non cadere mai, ma sapersi rialzare con più verità e presenza. Di quella caduta, oggi, sono profondamente grato.
Da tutte queste esperienze è nato il Metodo Abbraccio Interiore™: 7 step evolutivi per integrare risultati e presenza interiore. Una mappa per chi ha costruito molto fuori, ma sente il bisogno di ritrovarsi dentro.
Oggi, come Executive Life Coach, lavoro con imprenditori, manager e professionisti che hanno il coraggio di guardarsi dentro. Che non vogliono arrivare al pomeriggio della loro vita e scoprire di non aver coltivato le cose più importanti.
Stimo profondamente chi dipende solo da sé stesso. Perché spesso in chi ha costruito tanto fuori c’è già l’attitudine al cambiamento. Mancano solo gli strumenti giusti. E la possibilità di rimettere ogni cosa in prospettiva.
Non faccio motivazione spicciola. Lavoro su presenza, lucidità, consapevolezza. Senza sconti. E senza illusioni.
Ho ricevuto tanto dalla vita. Dolore, sofferenza. Ma anche gioie immense, progetti realizzati, incontri umani che mi hanno cambiato.
Oggi so come essere sempre responsabile dei miei stati d’animo, indipendentemente da quello che accade fuori. Ho imparato a collegare l’intelligenza razionale a quella emotiva. Il viaggio più lungo e faticoso? Quello dalla mente al cuore.
So cosa significa il vero e autentico successo. La mia migliore amica? La pratica quotidiana.
Il mio talento? Comunicare e condividere con metodo le esperienze vissute.
Il mio più grande successo? Aver coltivato relazioni sane e nutrienti. Aver compreso che gli altri sono importanti per come sono. Aver allineato la mia intenzione interiore con ciò che faccio nel mondo.
Lo spettacolo che amo di più? Vedere le persone cambiare. Osservarle lasciare andare sistemi di credenze che le tenevano imprigionate, smettere di voler essere comprese e iniziare a comprendere. Scoprire che la volontà personale arriva fino a un certo punto. E che, da lì in poi, la Vita, comunque la si concepisca, diventa la nostra migliore amica.
Se qualcosa di questa storia parla anche a te, sono qui per ascoltare la tua storia. Puoi scrivermi nel form qui sotto o prenotare una call.